Il rientro acustico e gli Antilarsen digitali

Il rientro acustico e gli Antilarsen digitali
24 Novembre 2021 Orazio Squadrito

Il rientro acustico è un’oscillazione sonora di alto livello che si presenta quando il suono di un altoparlante viene catturato da un microfono, amplificato dall’impianto audio, riemesso dall’altoparlante, ripreso dal microfono, riamplificato e così via. 

Il rientro acustico e gli Antilarsen digitali

Nelle installazioni di impianti audio, le frequenze di risonanza sono più di una e sono individuabili in base a quando si verificano effetti di rientro acustico. 

Qualsiasi componente di un’installazione audio, possiede un proprio insieme di frequenze, che nascono dalla combinazione di quelle di tutti i suoi componenti. 

Purtroppo però, nell’installazione di un impianto audio è quasi impossibile prevederle. 

Per originarsi un rientro acustico, il volume dell’amplificatore deve essere tale per cui il suono emesso dall’altoparlante rientri nell’impianto attraverso il microfono ad un livello più elevato rispetto all’emissione sonora originaria.

In un ambiente riverberante, come la chiesa, il rientro acustico si verifica facilmente. Questo perchè, il suono emesso dagli altoparlanti non subisce una dispersione elevata.

Se invece gli stessi altoparlanti si portano in un campo aperto, l’energia sonora emessa si disperde mano a mano che ci si allontana dagli altoparlanti. 

Se non ci sono superfici in grado di riflettere il suono all’indietro verso il microfono, il suono perde rapidamente energia. 

Il rientro acustico

 


Come controllare il rientro acustico

Per controllare il rientro acustico è importante mantenere l’emissione sonora degli altoparlanti lontana dal microfono. 

Ci sono alcuni accorgimenti che si dovrebbero seguire:   

  • L’impiego di microfoni cardioidi o ipercardioidi.
  • Orientare gli altoparlanti, in modo da evitare che l’emissione sonora sia diretta verso il microfono. 
  • Rendere le superfici dell’ambiente il più possibile assorbenti per contenere le riflessioni sonore. 
  • Posizionare microfoni in posizione fissa. 
  • Annullare o abbassare di molto il guadagno dei segnali provenienti da microfoni al momento inutilizzati. 

Purtroppo, non sempre si riescono a mettere in pratica questi accorgimenti.


Antilarsen digitali

il rientro acustico e Antilarsen digitali Audeia

La soluzione più efficace è quella di utilizzare l’antilarsen o equalizzatore parametrico a regolazione automatica

Tiene sotto controllo costantemente il segnale audio.

Rileva la frequenza di oscillazione e la elimina virtualmente disponendo del segnale di un filtro a selettività molto elevata. 

Quando si parla di impianti di diffusione sonora con microfoni fissi la taratura è semplice, si incrementa inizialmente il volume fino al primo rientro così che l’antilarsen possa intervenire. 

Se si è davanti ad un impianto di diffusione sonora con microfoni mobili, l’antilarsen deve effettuare un’analisi dinamica della situazione.

Esso deve sempre modificare le frequenze di intervento dei propri filtri, che possono essere fissi o variabili.  

L’ inserimento dei filtri avviene dopo aver individuato il rientro acustico.

I filtri fissi vengono inseriti automaticamente in fase di regolazione dell’impianto audio.  

I filtri dinamici possono, invece, possono disinserirsi e spostarsi verso altre frequenze di rientro. 


I vantaggi dell’Antilarsen

I vantaggi che si possono ottenere dall’utilizzo dell’antilarsen sono: 

  • Individuazione ed eliminazione del rientro acustico
  • Posizionare i microfoni in posizione fissa.
  • Un buon antilarsen impiega pochissimo tempo per cancellare un qualsiasi rientro acustico.
  • Minore esposizione al feedback. 

Quando si installa un impianto audio in uno spazio aperto, gli altoparlanti sono lontani dal microfono e quindi è necessario aumentare a dismisura il volume per presentarsi il primo rientro. 

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